Testimonianza di Renato

Mi chiamo Renato Muratori, sono figlio unico e mia madre di 91 anni vive con noi.

Mia madre è affetta da sindrome dementigena ad origine mista.
Patologia comparsa parecchi anni fa con uno sviluppo lento ma costante, esaurendo nel tempo le capacità cognitive, compromettendo la possibilità di relazione con noi famigliari e con il mondo esterno.

Testimonianza di Maria Stefania

Alzheimer per me è una trilogia delle vie con nome, che inizia con "A"; la via dell'Amore, la via dell'Accettazione, la via dell'Accudire. Per me queste vie di varia lunghezza è larghezza si intrecciano, si sovrappongono, si sostengono, più delle volte fanno "crash".
Alzheimer, che parolona, cosa si cela d'imprevedibile sotto, sa solo a chi tocca. Dott.ssa ha detto, che bisogna scendere dal binario sul quale viaggiavamo fin'ora. Buon consiglio, ma si dice che tra dire e fare c'è un mare. Infatti, giusto. Sono in un altro binario, ma Alzheimer e più furbo di me. Ho bisogno di una certa sveltezza nel salire su altro binario. Ho bisogno riconoscere in un nano secondo in quale stazione del mondo mi trovo, se conosco la lingua per poter comunicare. Non si tratta di chiedere, ma di capire.
Sinceramente al inizio non mi aspettavo tanto dal Gruppo. Ero scettica, può darsi mi sopravalutavo.

erika e la nonna

Testimonianza di Erika Corghi

a mia nonna, Anna Borghi

…e alla fine s’impara anche a scriverlo correttamente: alzheimer
s’impara che non è il medico tedesco delle barzellette.
s’impara ad incassare quel pugno nello stomaco ad ogni battuta inconsapevole riferita ad una persona un po’ sbadata: “se vai avanti così ti viene l’alzheimer”
s’impara la rabbia, la disperazione, l’impotenza.
non si impara ad accettarlo, forse s’impara a conviverci.
s’impara, inermi, a vedere andare in frantumi la Sua dignità.
s’impara a sentirsi chiamare mamma da chi nonna si faceva chiamare.
s’impara a sentirsi dire: “scusi, ma lei chi è?”.
s’impara a sentirsi domandare, da chi cucinava per te, come si mettono i bicchieri sulla tavola.
s’impara ad indossare camicie stese per i polsini.
s’impara a spiarla di nascosto mentre va a buttare il pattume perché poi smarrisce la strada del ritorno.
s’impara, si deve imparare, a non arrabbiarsi quando dimentica le cose, fa pasticci e confonde gli oggetti.
s’impara a non contraddire.
s’impara a rispondere all’aggressività con una carezza.
s’impara a sorridere anche quando piangi dentro.

Demenze: Un manuale per informare e aiutare chi assiste la persona malata

Non so cosa avrei fatto oggi senza di te - Manuale Demenza

REALIZZATA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA OFFRE ALLE FAMIGLIE SOLUZIONI PRATICHE CHE CONSENTANO DI AFFRONTARE I PROBLEMI CHE EMERGONO NEL QUOTIDIANO LAVORO DI CURA ED E' ANCHE UN UTILE STRUMENTO PER LA FORMAZIONE E LA QUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI E DELLE ASSISTENTI FAMILIARI.

LA PUBBLICAZIONE ILLUSTRA LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA DEMENZA, LE LIMITAZIONI E LE PROBLEMATICHE CHE ESSA COMPORTA PER LA PERSONA MALATA E PER CHI SE NE PRENDE CURA, OFFRENDO STRATEGIE E INFORMAZIONI SU COME AFFRONTARE LA PATOLOGIA FIN DALLE FASI INIZIALI DA UN PUNTO DI VISTA CLINICO, ASSISTENZIALE, RIABILITATIVO, TECNICO, PSICOLOGICO E LEGALE.

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PRIVACY - REGOLAMENTO GENERALE SULLA PROTEZIONE DEI DATI

Per conto dell'Associazione G.P.Vecchi per l'aiuto e sostegno dei Familiari di malati di Alzheimer di Modena e Provincia, con le notizie sul progetto 'Fiori di Bach' per i CAREGIVER ed i malati di Alzheimer, con la collaborazione degli allievi della Scuola di Floriterapia di Milano, notizie su Caffè Alzheimer a Modena, per nuove iniziative di sostegno ai Familiari e caregiver dei malati di Alzheimer di Modena e provincia.